Packaging sostenibile: dal consumatore attivo la spinta al cambiamento

Osservatorio, Packaging sostenibile

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Autore: Davide Teodoro

11 Giugno 2020

Da Nomisma e Two Sides due ricerche volte a comprendere le percezioni dei consumatori, quando si parla di packaging. E confermano con decisione la progressiva preferenza circa le produzioni ecosostenibili (che in Italia vale 6,5 miliardi di euro) e la necessità per il mercato di ascoltare tale domanda. Gli italiani credono che le aziende debbano ancora introdurre pratiche rigorose, e che lo sforzo delle aziende per ridurre l’impatto ambientale del packaging non sia ancora sufficiente.

cartone packaging sostenibile
packaging sostenibile e produzione

Oggi più che mai, il packaging è oggetto di grande attenzione nel percorso verso l’attuazione di un’economia circolare. I consumatori sono sempre più consapevoli delle proprie scelte di packaging quando acquistano e questo, a sua volta, mette pressione alle attività della filiera, in particolare in ambito retail. La cultura del “fare, usare, gettare” sta lentamente cambiando.

Jonathan Tame, Amministratore Delegato di Two Sides Europe.

Ricerca Nomisma: copacker e consumatore
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Scelte di acquisto ed ecosostenibilità

Una tendenza sempre più marcata nell’indirizzare le proprie scelte d’acquisto verso prodotti con un packaging sostenibile. La conferma arriva dalla ricerca di Nomisma, realizzata per “Packaging speaks green” (forum andato in scena a febbraio 2020 all’Auditorium Fico Eataly World di Bologna): solo il 4% dei consumatori della grande distribuzione pensa che lo sforzo delle aziende verso la ecosostenibilità sia sufficiente, una percentuale che scende ulteriormente (3%) per l’industria.

Come anticipato in apertura, la consapevolezza dei consumatori si scontra con un diffuso ritardo delle aziende italiane: solo il 16,4% di queste propone prodotti ecosostenibili. Il basso impatto ambientale del packaging risulta fattore decisivo per il 46% degli italiani nella scelta dei prodotti per la persona e per la casa, per il 43% nell’acquisto di prodotti alimentari.

Ambiente e cittadini: nel belpaese la sensibilità è sempre più marcata

La ricerca di Nomisma mette a fuoco l’impegno consolidato dei cittadini italiani nelle abitudini volte a contribuire alla diminuzione dell’impatto ambientale dei propri consumi. In Italia l’83% dichiara di praticare la raccolta differenziata, il 78% mette in pratica azioni per diminuire i consumi energetici, il 77% per ridurre gli sprechi idrici. Quasi la metà dice di non acquistare prodotti che presentano un eccesso nel materiale di imballaggio, il 22% ha ridotto sensibilmente l’acquisto di prodotti con packaging in plastica e il 23% predilige sempre più i prodotti sfusi.

Sempre più ampia la fetta di quanti controllano il tipo di materiale e le caratteristiche ecosostenibili del packing prima di fare un acquisto, preferendo materiali biodegradabili, riciclabili o facilmente riutilizzabili.

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Ricerca Twosides: preferenze e abitudini del consumatore europeo

Imballaggi sostenibili e regole: un consumatore europeo attivo e consapevole

I numeri della ricerca Two Sides, presentata ad aprile 2020, seguono di pari passo, delineando un profilo del consumatore europeo informato e consapevole:

  • il 70% sta attivamente facendo qualcosa per ridurre l’uso di imballaggi in plastica.
  • Il 48% eviterebbe di acquistare dai rivenditori che non si impegnano attivamente per ridurre l’uso di imballaggi in plastica non riciclabili.
  • Il 58% ritiene che sarebbe giusto scoraggiare l’uso di imballaggi non riciclabili con l’applicazione di una specifica tassazione.

Circa le preferenze sul tipo di imballaggio, carta e cartone si attestano ai vertici tra i consumatori per diversi indicatori di sostenibilità, tra cui compostabilità (72%), migliore per l’ambiente (62%) e più facile da riciclare (57%). Il vetro rappresenta la prima scelta di imballaggio perché riutilizzabile (55%) e offre una migliore protezione dei prodotti (51%).

Tendenze nette anche quando l’acquisto è digitale: per l’eCommerce il 66% dei consumatori predilige i prodotti ordinati online che sono consegnati in imballaggi di carta piuttosto che in plastica, il 73% preferisce che i prodotti siano consegnati in imballaggi con misura giusta, non troppo grandi cioè per le dimensioni effettive del prodotto contenuto.

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Sostenibilità: la domanda del consumatore, la sfida per l’azienda

I dati raccolti delineano un quadro netto e una missione per il consumatore non più procrastinabile. Le aziende hanno l’occasione e il dovere di assecondare questa presa di coscienza nel consumatore moderno che sappiamo essere sensibilizzato, informato e attivo: vuole materiali ecosostenibili e chiede pratiche virtuose nei processi produttivi dei prodotti che acquista. Questa tendenza trova terreno fertile in Grafica Romano che per i propri espositori in cartotecnica, così come per astucci, cofanetti, libri e nei progetti di packaging in generale offre e incentiva l’utilizzo di materiali riciclati e a basso impatto ambientale, con soluzioni di avanguardia. Per saperne di più circa soluzioni espositive in cartotecnica sostenibile, scrivici (info@www.graficaromano.it) e iscriviti alla nostra newsletter.

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